Certe notti con il Liga. Urlando contro il cielo

Per sei ore, infatti, la Liga Street prende vita per i fan già arrivati a Monza con una serie di iniziative tra cui la proiezione in anteprima assoluta, alle 21, di “Campovolo - La Festa 2015”

Luciano Ligabue

Luciano Ligabue

Monza, 23 settembre 2016 - IL COUNT-DOWN per il ritorno di Ligabue è ormai agli sgoccioli e la festa al Parco di Villa Reale comincia già stasera alle 18 con “Aspettando Liga Rock Park”. Per sei ore, infatti, la Liga Street prende vita per i fan già arrivati a Monza con una serie di iniziative tra cui la proiezione in anteprima assoluta, alle 21, di “Campovolo - La Festa 2015”, il docu-film realizzato al raduno reggiano dello scorso anno chiamato a fare da trait d’union tra quell’esperienza e questa. Accesso consentito, ovviamente, solo ai possessori di un biglietto valido per il concertone di domani o per quello di domenica dall’ingresso Vedano/Mirabello. Se un anno fa, a Reggio Emilia, Liga aveva riunito tutte le formazioni che hanno segnato il suo cammino d’artista - i ClanDestino, La Banda e Il Gruppo - a Villa Reale porterà in scena un concentrato di quelle tre esperienze grazie alla presenza sul palco di Federico “Fede” Poggipollini e Max Cottafavi alle chitarre, di Luciano Luisi alle tastiere, di Davide Pezzin al basso, di Michael Urbano alla batteria, di Massimo Greco a tromba e flicorno, di Corrado Terzi ed Emiliano Vernizzi ai sax. Ai piedi dello smisurato schermo di 850 metri quadri assente, invece, un altro vecchio sodale di Mr. Certe Notti come Niccolò Bossini, alle prese con il lancio del suo nuovo album solista “Kaleidos”.

«NEL 2016 vuoi che non faccia neanche un concerto?», s’era chiesto lo scorso autunno Ligabue dopo il trionfo del suo terzo Campovolo (anzi, il quarto se si considera pure il concertone per le vittime del sisma del 2012 Italy Loves Emilia), e aver chiuso la raccolta di novelle “Scusate il disordine”. «Così ho pensato di portare l’esperienza di quei concerti in un posto che, oltre allo spazio necessario ad accogliere il pubblico delle grandi occasioni, avesse pure il “bonus” della bellezza. Mi piace pensare che certi luoghi di grande suggestione possano diventare dei potenziali teatri per fare musica in Italia. Intanto facciamo Monza, ma pensiamo già al futuro perché è bellissimo suonare negli stadi, però l’idea di farlo in posti belli, dove dare vita ad happening di più giorni nella logica dell’evento in cui tutto si brucia in maniera più emotiva ed emozionante, mi sembra una gran cosa. Anche per ricordare che questo paese è ricchissimo di bellezza da conoscere e da apprezzare». L’arrivo sul mercato a fine novembre del nuovo album “Made in Italy”, mette Liga in condizione di sfruttare l’appuntamento monzese anche per offrire un assaggio di futuro, con l’esecuzione in anteprima di quattro brani fra cui quella “G come Giungla” già in radio da giorni. Se lo scorso anno il pretesto del concertone erano stati i 25 anni dell’album “Ligabue” e i 20 di “Buon compleanno Elvis”, per questo doppio evento monzese sono i 25 anni di “Urlando contro il cielo”, canzone-icona a furor di popolo dei suoi concerti. D’altronde un anniversario per andare in scena il “dopato di palcoscenico” (definizione sua) lo trova sempre. E quando manca si festeggia lo stesso. Come il Cappellaio di Lewis Carroll.